INTO THE WILD (3 giorni)

TRAIL - ENDURO

  • Durata

    1° GIORNO: 6h - 8h

    2° GIORNO: 6h - 8h

    3° GIORNO: 5h - 7h

     

  • Distanza

    1° GIORNO: 45 km

    2° GIORNO: 70 km

    3° GIORNO: 48 km

  • Difficoltà

    tecnica S1-S2-S3, condizione fisica 4

  • Dislivello

    1° GIORNO: 1800 m (positivo) - 1350 m (negativo)

    2° GIORNO: 1600 m (positivo) - 2500 m (negativo)

    3° GIORNO: 1300 m (positivo) - 3100 m (negativo)

  • Consigli

    ginocchiere

    zaino capiente

    sacco lenzuolo (biancheria a pagamento nei rifugi)

    abbigliamento tecnico adatto all' alta montagna

  • Incluso

    2 shuttle 

    pernottamenti + cene + colazioni presso i rifugi

Descrizione

Tre giornate di riding in un ambiente alpino unico, alla scoperta delle parti più selvagge dell'Engadina, della Val Bregaglia e della Valle Spluga!

GIORNO 1

Cominciamo la nostra prima giornata prendendo uno shuttle che ci condurrà in Engadina, poco prima di  St. Moritz.

Qui partiamo percorrendo una sterrata lungo gli stupendi laghi Engadinesi, un ottimo riscaldamento per poi, giunti alle porte di St.Moritz, iniziare a salire sul versante del Corviglia. La salita è a tratti su sterrato, quache sezione su asfalto e una parte di sentiero, con pendenze anche notevoli.

Arrivati a quota 2500 m dopo 750 m di dislivello, ci aspetta la prima di discesa di giornata, un fantastico flow di quasi 5 km con un sosseguirsi di sponde e panettoni!

Giunti a quota 2000 m, torniamo a salire in maniera più dolce su una sterrata e raggiungiamo l'Alp Suvretta. 

Da qui si inzia a scendere dapprima su un trail largo e veloce, per poi proseguire su un sentiero più tecnico, in stile natural.

Dopo poco, il sentiero volge a salire, rimanendo comunque abbastanza pedalabile. Da qui si può godere di una vista stupenda su tutta la Bassa Engadina e sui suoi laghi.

Torniamo ora a scendere, un trail veloce a tratti lavorato, ma con qualche passaggio tecnico su rocce fisse che ci farà divertire!

Si finisce sulla strada che da Silvaplana sale al Passo Julier (quota 2280 m), che raggiungeremo risalendo gli ultimi 4,5 km.

Dal passo, si scende su un sentiero, alternato a tratti sulla strada principale, che presenta anche qualche rilancio in salita, fino a raggiungere Bivio (quota 1800 m).

Iniziamo l'ultima salita di giornata, quella lungo una bellissima sterrata che sale per 7 km e ci fa raggiungere il passo del Septimer (quota 2300 m).

Il Septimer o Settimo o Pass da Sett fu utilizzato in epoca romana per collegare Chiavenna e il lago di Como (quindi Milano e la Pianura Padana) con Coira, capitale della Rezia. La strada, seppur piuttosto difficile, permetteva di attraversare le Alpi con una sola salita e discesa.

Qui pernotteremo preso la Cesa da Sept, un bellissimo rifugio da poco rinnovato, incastonato in un ambiente unico!

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GIORNO 2

Ed eccoci alla seconda giornata di riding!

Dopo un'ottima colazione in rifugio, iniziamo la seconda giornata partendo in discesa per la "Via Sett", una discesa "immersa nella storia", sezioni di mulattiera a tratti veloce alternati ad altri più lenti e tecnici, con tornantini stretti, dove la mulattiera è, in alcuni punti, andata scomparendo.

Scenderemo poi l'ultimo tratto della Val Marotz fino a raggiungere Casaccia, quota 1400 m, e perorreremo tutta la Val Bregaglia tra sterrate, single trail e qualche tratto di pista ciclabile per raggiungere Chiavenna.

Qui ci attenderà uno shuttle che ci porterà nell'altra valle soprastante Chiavenna, la Valle Spluga, più precisamente a Campodolcino.

Riprese in mano le bici, ripartiamo salendo i tornanti asfaltati di Fraciscio. Approfittando di un ristorante tipico facciamo una bella ricarica di energie prima di imbatterci in quella che probabilmente è la salita più impegnativa di questa tre-giorni, una strada cementata / sterrata con pendenze importanti che ci condurrà a Motta. 

Qui la vista sul Pizzo Stella, montagna "simbolo" della Valle Spluga, è veramente supenda!

Continuiamo quindi a salire con pendenze più dolci, raggiungendo Motta Alta e il suo tipico Lago Azzurro, dove una foto è d'obbligo!

Poco più avanti e si riprende a scendere lungo uno dei bellissimi trail del Made Bike Park, attraversiamo l'abitato di Madesimo dove ci attende l'ultima salita del giorno.

Raggiunto l'Altopiano degli Andossi, dove godremo di una vista stupenda sulle cime circostanti, dai Pizzi Quadro, Ferrè e Tambò ad arrivare al gruppo del Suretta e il Pizzo Emet, continueremo lungo un sentiero che ci condurrà al Rifugio Bertacchi al pittoresco Lago d'Emet, nostra destinazione finale per questa super-giornata!

 

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GIORNO 3

L'ultima nostra giornata ci ricondurrà a Chiavenna, non prima  di poter godere di altri fantastici trail ad alta quota!

Lasciamo il Lago d' Emet col suo rifugio ripercorrendo al contrario una parte di sentiero del giorno precedente, giungendo alla parte più alta degli Andossi. 

Scendiamo in direzione del Lago di Montespluga e imbocchiamo una parte di Via Spluga, più in particolare il caratteristico Cardinello. Percorrendo l'omonima gola dovremo prestere molta attenzione ai tratti esposti (qualche passaggio obbligato da fare a piedi), ma che varrà sicuramente la pena vista la spettacolarità del luogo, strapiombante sul torrente Liro.

Raggiungiamo Isola dove ci attende la salita più impegnativa di giornata, 900m di dislivello su 8 km inizialmente su strada asfaltata, poi sterrata e infine su sentiero con pendenze notevoli e fondo smosso. La nostra destinazione è il Lago Bianco a quota 2300 m, passando per il Pian dei Cavalli, una vasta dorsale verde adibita a pascolo che presenta siti preistorici (la zona era frequentata 10.000 anni or sono da tribù nomadi di cacciatori che popolavano le Alpi).

Raggiunto il bellissimo Lago Bianco, una foto di rito è d'obbligo, con una cornice di cime maestose a fare da sfondo.

Si riparte quindi in discesa, ripercorrendo una parte di trail che avevamo percorso in salita, in direzione San Sisto, continuando su un sentiero piuttosto largo e veloce per poi immergerci in un trail decisamente più tecnico, immersi in un fitto bosco.

Finalmente un bel pranzo in un tipico rifugio di montagna non ce lo toglie nessuno!

Si riparte per raggiungere Campodolcino e, passando per Starleggia, ci imbatteremo in un nuovo fantastico trail costruito nell'estate 2024 con passaggi tecnici su roccia alternaati a tratti ripidi ma con un bel fondo di aghifoglie, divertimento assicurato!

Il rientro da Campodolcino a Chiavenna si svolgerà in parte lungo la Via Spluga (qualche tratto da poco rinnovato!) e in parte sulla strada statale.

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POSSIBILITA' DI DIMINUIRE CHILOMETRAGGIO E DISLIVELLO IN BASE ALLE ESIGENZE DEL GRUPPO

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